Nota introduttiva di Angelo Allegrini

La ricerca storica, il censimento delle opere, la ricostruzione del profilo umano ed artistico del pittore Giuseppe Moroni, hanno permesso di evidenziare il materiale qui pubblicato frutto di un impegno da me iniziato negli anni ‘80 quando gia’ “ lo zio Pino” ( sono il nipote per parte di madre) era deceduto da piu’ di due decenni.
Non nascondo il rimpianto di aver fatto trascorrere un periodo di tempo in cui molto materiale poteva essere salvato dalla distruzione: numerevoli lavori preparatori di affreschi, mosaici, vetrate e per non parlare di opere di cavalletto donate dalla vedova spesso per acquisire spazio nelle nuove abitazioni successive.
Questo mio impegno, condotto attraverso anni di ricerca, mi ha ripagato di tutti i sacrifici compiuti perche’ ho avuto l’opportunita’ di conoscere persone che hanno frequentato Giuseppe Moroni quando era ancora in vita e sapere quale stima ed apprezzamento avessero verso l’uomo e la sua arte.
Un doveroso ringraziamento va all’ADAFA di Cremona, di cui il Moroni era membro, che ha promosso nel 1988, in occasione del centenario della nascita dell’ Artista, la realizzazione di una mostra postuma di opere provenienti da piu’ parti d’Italia in particolare da Cremona, Parma, Roma, Milano. E’ cosi’ che il Comune di Cremona, nelle sale del prestigioso palazzo Trecchi, ha voluto rendere omaggio ad un suo illustre cittadino.
Varie manifestazioni si sono susseguite, ma soprattutto nel giugno del 1998 gli stupendi locali delle Terme Berzieri di Salsomaggiore, attraverso un’ampia esposizione di opere, hanno offerto un’ ulteriore occasione di riconoscimento all’Artista che nel 1922 realizzo’ il grande dipinto sulla controfacciata del palazzo termale.
Questo percorso di rivisitazione e di rivalutazione di un artista che ha lasciato una traccia importante nel ‘900 italiano non sarebbe stato possibile senza l’essenziale e sensibile contributo della professoressa Maurizia Bonatti Bacchini, storica dell’arte e studiosa del pittore Giuseppe Moroni alla quale va tutto il mio riconoscimento e ringraziamento. Parimenti doveroso e’ il senso di gratitudine nei confronti della direzione del Museo Ala Ponzone di Cremona che gia’ da alcuni anni ha provveduto ad un piu’ ampio spazio espositivo delle opere di Giuseppe Moroni.